LO SPETTACOLO
Vogliamo
immaginare una macchina spettacolare, non uno spazio scenico agito da attori
con costumi e maschere ma un luogo dove maschere costumi e attori siano
completamente fusi per creare un qualcosa di unico e innovativo; uno spazio
piramidale che su di se ospiti sei o sette personaggi-musicisti con costumi
coloratissimi che li avvolgono e intrappolano consentendo loro solo quel tanto
movimento che basta per poter suonare.
La
musica dovrà pervadere ogni cosa unita a racconti di micro teatro che iniziano
e finiscono in pochi secondi per perdersi nuovamente nelle musiche.
L’idea
è di costruire un enorme carillon vivente da poter trasportare nelle strade e
nelle piazze dei festival di teatro di strada, un oggetto, cioè, che possa presentarsi
inizialmente statico e imponente con il suo rutilante insieme di colori ma poi
magicamente si anima, prima uno poi due poi tutti i personaggi si muovono
prendendo vita in una cascata inarrestabile e crescente di dinamismo.
Tutto
deve essere movimento, gli attori indosseranno maschere che consentano loro di
cantare ma al contempo, con un sistema meccanismo, accentuino il loro
potenziale espressivo, modificando la propria anatomia in modo ritmico durante
l’esecuzione delle musiche.
Ne
le melodie, ne il racconto, ne lo stile dei costumi dovrà essere però casuale,
il carillon deve raccontare qualcosa oltre che affascinare. La scelta deve
necessariamente ricadere sulle fiabe e la scelta migliore è probabilmente di
studiare la raccolta dei Fratelli Grimm che sono fra i migliori studiosi che si
avvicinarono al mondo del fantastico.
Fra
le loro storie ne sceglieremo sette o otto, secondo delle precise esigenze. Due
dovrebbero essere narrabili senza l’ausilio della musica ma solo con la
recitazione di micro teatro, tre dovrebbero avere un duplice carattere e
presentarsi quindi in parte cantate e in parte recitate e altre due dovrebbero
essere solo cantate. A tale scopo verranno appositamente composte musiche e
testi originali che hanno come tema fondamentale ovviamente il sunto e la
morale delle fiabe scelte e che verranno eseguite dal vivo durante lo
spettacolo dagli stessi attori.
A
queste canzoni saranno aggiunte una ulteriore melodia iniziale una mediana e
una finale di chiusura che diano corpo unitario allo spettacolo.
L’apparato
scenico dovrà essere studiato in modo che i costumi siano la scenografia
quindi, oltre a costruire una pedana stabile per ospitare gli attori, gli
elementi costruiti saranno pochi privilegiando la presenza scenica dei singoli
personaggi. I costumi invece saranno, assieme alle maschere l’elemento
fondamentale e dovranno essere necessariamente adeguati ai testi scelti.
Dovranno
rappresentare sia animali fantastici che personaggi leggendari, senza tempo, ma
fortemente caratterizzati così da essere ben riconoscibili nelle loro
peculiarità.
Il
target di pubblico dovrà essere molto ampio ma interessare soprattutto i
bambini che dovranno essere attratti sia dall’aspetto visivo che
dall’esecuzione delle musiche.
Lo
scopo è di affascinare colpire e narrare con una esplosione di vitalità
creativa e avvolgente, come in un fantastico carosello di forme e melodie che
magicamente possano far tornare tutti bambini per pochi attimi e fargli
rivivere la potenza del sogno.
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