LO SPETTACOLO
Il Carro di Talia è uno spettacolo che
nasce dall’unione fra lo spirito popolare della musica napoletana dei grandi
classici, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare a Eugenio Bennato, e la
cultura alta della grande letteratura, nel tentativo di raccontare con musica e
testi inediti una storia classica ma che risulti godibile da qualsiasi tipo di
pubblico a seconda del diverso piano di lettura che si vorrà cogliere dal
bambino che si fa travolgere dall’aspetto fiabesco e magico delle maschere e
delle ricche scenografie al giovane con la voglia di ballare ai ritmi della
taranta e della pizzica, sulle cui sonorità sono state costruite le canzoni
della storia, all’adulto che vuole godersi semplicemente un bel racconto d’amore
e duelli cavallereschi.
Sei attori musicisti con vecchi costumi
consunti sul loro ricco teatrino-carrozzone racconteranno una bella storia
fatta di poesia brevi parti di testo recitate e tante parti suonate, ballate e
cantate dal vivo dalle tre voci soliste accompagnate da chitarre tammorre e
tamburi.
In 45 minuti e sei canzoni si racconta
in questo lavoro, totalmente inedito e, creato appositamente per le rassegne di
teatro di strada ma che si adatta perfettamente anche a spazi più convenzionali
come teatri e scuole è il Capitan Fracassa di Théophile Gautier ma riletto in
una dimensione molto contratta e contaminata dalla musica e dalla commedia
dell’arte che permettono di inserire numerosi elementi comici e non
convenzionali all’interno del testo originario.
La storia narra di un Barone caduto in
miseria che marcisce assieme alla sua triste dimora languendo nella sua
giovinezza con il vecchio servo Pierre e senza conoscere l’amore, fino a
quando, un carrozzone di attori e musicisti di strada si ferma per riparasi
dalla pioggia nel suo castello. Gli attori istigati dall’anziano servo
convincono il barone a partire con loro per Parigi e ad abbandonare la sua
triste condizione. Da li la vita del barone cambia per sempre, conosce l’amore
falso e vero delle donne, conosce il suo valore e i suoi limiti e impara a
vivere fino a quando scopre un novo amore, quello per il teatro facendosi esso
stesso attore e ripudiando il suo titolo.
È uno spettacolo fatto per sorprendersi
e sognare ma soprattutto divertirsi ballare e riflettere attorno al tema del
teatro e della vita in un continuo scambio fra finzione e realtà fra vita e
messa in scena al ritmo delle tammorre.
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